“A somiglianza tua,
a tua immagine,
arancia,
si fece il mondo:
rotondo il sole, circondato
per spaccarsi di fuoco..”
Così Pablo Neruda inizia la sua ode all’arancia, e non a torto, viste le immense proprietà di questo frutto invernale.
Proveniente dalla Cina, l’arancia contiene una buona percentuale di sali minerali e di vitamine (a cominciare dalla C, ma anche del gruppo B e P), molti acidi organici (tra i quali l’acido citrico) e fibre.
Fra gli agrumi le arance sono le più consumate e si trovano con molta facilità dai primi giorni di novembre fino a primavera inoltrata.
Vari sono gli usi e il consumo: come spremuta, purifica contemporaneamente reni, fegato, intestino e pelle, nell’insalata favoriscono la diuresi. Un consiglio quando si sbuccia è non eliminare completamente la pellicola bianca che, ricca di fibra, regola l’assorbimento degli zuccheri, dei grassi e delle proteine, e favorisce il transito intestinale. La ricchezza in vitamina C potenzia le difese immunitarie dell’organismo. Il consumo abituale di arance favorisce la digestione grazie alle sostanze in grado di stimolare i succhi gastrici ed alleviare eventuali dolori a carico dello stomaco. In cucina il succo si può utilizzare per realizzare un’ottima torta, mentre per accompagnare la colazione si può preparare la marmellata. Con le arance si prepara un gustoso e particolarissimo dolce: s’aranzada
In Sardegna ha una buona diffusione (soprattutto nella zona del Milis, nelle Baronie e nel Sarrabus). Le arance, si distinguono in diverse qualità: le bionde (moro, tarocco e sanguinelle) ed il gruppo dei Navel, adatte per le spremute. A Muravera viene festeggiata ogni anno nella bellissima “Sagra degli agrumi”.