Croccante e profumato, il finocchio è uno degli ortaggi più presenti sulle tavole del Mediterraneo.
Il finocchio è una pianta erbacea mediterranea conosciuta fin dall’antichità. Occorre distinguere fra la varietà detta dolce o orticola e la varietà selvatica.
La varietà dolce si consuma fra novembre e marzo e può essere consumata cruda o per la preparazione di numerosi piatti. Per quanto riguarda il finocchio selvatico, chiamato anche “finocchietto”, si usano sia i fiori freschi o essiccati, sia i frutti, sia le foglie (o “barba”), sia i rametti più o meno grandi.
Il finocchio è povero di grassi ma molto ricco di fibre, di sali minerali, soprattutto potassio, calcio e fosforo, utili per rinforzare le ossa e per prevenire crampi e stanchezza. Contiene molte vitamine, in particolare la vitamina A, la vitamina B e la vitamina C. Il buon contenuto di fitoestrogeni rende il finocchio un ottimo equilibrante naturale dei livelli degli ormoni femminili. Inoltre è un valido disintossicante e che contribuisce al miglioramento delle funzioni epatiche; ha effetti diuretici, favorendo l’eliminazione delle tossine da parte dell’organismo, ed è indicato in caso di inappetenza. Come erba officinale, il finocchio costituisce un ottimo rimedio per i problemi di digestione. Proprio in considerazione di queste sue virtù benefiche nei confronti dell’apparato digerente sono ottime le tisane, decotti e infusi.