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Il Fiore Sardo

Il Fiore Sardo

Il vero formaggio dei pastori, fiore (di nome e di fatto) all’occhiello delle produzioni sarde.
Questo è il Fiore Sardo.
Prodotto in tutto il territorio della regione Sardegna, il fiore sardo è il formaggio ovino che conserva le antiche e particolari tecniche di lavorazione artigianale. Il nome pare derivi dall’utilizzo che storicamente si faceva del fiore del cardo come caglio, ma altre testimonianze raccontano che per la sua fabbricazione si usassero stampi di legno di pero selvatico, oppure castagno sul cui fondo era scolpito un fiore simile all’asfodelo o alla rosa peonia. Ogni produttore e in alcuni casi ogni comune era riconoscibile grazie a questa sorta di marchio. La tecnica tradizionale di produzione è quella che si utilizzava già agli albori della civiltà ed è in sostanza rimasta immutata. Si utilizza il latte crudo, intero, di pecore di razza Sarda, con una preparazione lenta e paziente, che richiede un’attenzione straordinaria da parte del casaro, un affumicatura di circa due settimane e poi la stagionatura.
E’ un formaggio a pasta dura e cruda. La pezzatura è in media di 3,5 chilogrammi.
La crosta ha un colore dal giallo carico al marrone scuro; la pasta è bianca o giallo paglierino, mentre il sapore deciso diviene più piccante con la maturazione.
Eccellente formaggio da tavola, se consumato giovane, ed ottimo prodotto da grattugia se stagionato, l’etichetta prevede, in particolare, la scritta FIORE SARDO DOP, nella corona circolare esterna e nella parte centrale, il logo della Denominazione d’Origine Protetta raffigurante una pecora stilizzata ed il logo Comunitario per le produzioni a DOP.

I vini consigliati per l’abbinamento sono il Cannonau di Sardegna per il prodotto meno stagionato e  il Malvasia di Bosa e il Mandrolisai per le forme invecchiate.

 

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